KNOW YOUR ENEMY, IL SINGOLO

domenica 31 maggio 2009

UNA PUNK-OPERA PER I GREEN DAY



Ciao oggi vi parlo del nuovo album dei GREEN DAY si intitola 21st CENTURY BREAKDOWN, lo sto ascoltando proprio in questo momento e devo dire che dopo America Idiot (2004) non pensavo proprio che i Green Day potessero tornare sulla scena musicale con un grande album come questo! Ma è logico, dai ci arriva anche mia nonna, STO PARLANDO DEI GREEN DAY! Sono una delle band esponenti del moderno pop-punk... non potevano deludere milioni di fan in tutto il mondo. Infatti, BOOM!!! Billie Joe e compagni hanno lanciato sul mercato internazionale una vera e propria PUNK-OPERA! L'album è stato presentato in anteprima assoluta a San Francisco il 7 e il 9 aprile 2009, mentre il 7 maggio è stato trasmesso interamente in streaming su Rhapsody e altri siti internet. La settimana 23/30 maggio ha debuttato nella Billboard 200 alla prima posizione.

21st Century Breakdown è diviso in tre atti: "Heroes and Cons," "Charlatans and Saints," e "Horseshoes and Handgrenades," e segue le vicende di una giovane coppia, Christian e Gloria, attraverso il caos e le promesse del nuovo secolo. Musicalmente l'album ricalca lo stile rock opera di American Idiot. Mike Dirnt ha detto in un'intervista con il magazine Alternative Press che le canzoni "parlano l'un l'altra così come fanno le canzoni di Born to Run. Non so se chiamarlo un concept album, ma c'è un filo che connette ogni cosa". MTV paragona il materiale dell'abum a quello di rock band classiche come gli Who. Spin Magazine sostiene che la title track è "la canzone più epica dei Green Day".

CIAO! ANCHE OGGI SONO QUI..

sabato 30 maggio 2009


cIAO!!! XD questa mattina mi sono alzata e ho subito pensato a cosa potevo mettere nel blog della bAND... a dire la verità nessuna illuminazione o roba del genere è riuscita a non farmi riaddormentare! peccato forse mi sarebbero venute delle buone idee... però adesso che scrivo mi è venuta in mente una cosa.... scusate volevo dire: mi ERA venuta in mente una cosa! Eh si, mi sono dimenticata... cosa volete da me?! Sarà la primavera... o sarà che sta sera vado a una festa e non riesco a pensare ad altro!!! XXXXXXD
Ahhhhhhhhhhhhhh adesso mi è venuto in mente quello che mi ero dimenticata circa 2 minuti fa!
Adesso vi propongo 2 canzoni che... che... che in teoria non servono a un cazzo (xk tanto no fanno passare la paura) ma sono belle parlano degli esami.... avete già capito?

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI


ANCORA UN PO


BASTA SCHERZARE... ECCO UN PO' DI STORIA, QUELLA VERA!

venerdì 29 maggio 2009


I DIARI DI KURT COBAIN, LEADER DEI NIRVANA, DECEDUTO PER PRESUNTO SUICIDIO


( 12/02/2003 )
“Hope to die before I turn into Pete Townshend”
Frase solitaria su una delle ultime pagine che i diari di Kurt Cobain ci hanno restituito. Si firmava Kurdt e sui quaderni e i fogli degli alberghi che lo accompagnavano nelle sue peregrinazioni buttava giù tutto se stesso. Progetti, idee, riflessioni, poesie, disegni, fumetti. Pare fossero molti di più, i quaderni, ma quelli rimasti – una ventina – sono abbastanza per farsi un’idea della personalità di uno dei più controversi musicisti degli ultimi anni. Tenuti in cassaforte finché la vedova, Courtney Love, ne ha consentito la pubblicazione (a peso d’oro), appaiono oggi in versione italiana per la Mondadori. Diciamo subito che la cura e la traduzione (di N. Cannizzaro e G. Strazzeri) sono ottimi. Ogni pagina riproduce una copia dell’originale manoscritto inglese e la puntuale traduzione, così da permettere un veloce confronto. Esitazioni, cancellature, note in margine, disegni e quant’altro sono immediatamente ripercorribili, mentre il fantasma di Cobain si avvicina.

Eh sì, perché i diari forse possono essere letti solo con la consapevolezza della frase che li apre: “Don’t read my diary when I’m gone”. E non c’è dubbio: l’uomo fragile, ipersensibile e solitario che era Kurt Cobain non si stacca più dal lettore fino all’ultima pagina. Pensieri illuminanti e critiche beffarde. Fantasie grottesche, prese in giro, autoironie di una cattiveria quasi insostenibile. Eppoi descrizioni di un’acutezza sorprendente. Disegni spietati e voglia di sincerità. Una voglia che si scontra perennemente con la presa di distanza da qualsiasi comportamento autoindulgente. “Mi piace la sincerità. Mi manca la sincerità”.

Eppure doveva averne una dose infinita, Kurdt, di quella sincerità quasi primordiale che ti fa dire e scrivere e cantare solo quello che davvero senti, se fu forse proprio per il timore di diventare finto, inautentico, ormai risucchiato nelle leggi dello starsystem, se fu forse proprio per questo timore che in un giorno di aprile, dopo averci provato senza riuscirci proprio in Italia, a Roma, Cobain decise di farla finita...

Ma la testimonianza che resta, aldilà delle sue canzoni ormai ‘immortali’, è straordinaria. Nei quaderni c’è tutto. Dai progetti che lo accompagnavano nei primi mesi di esistenza della band (“Oh our last and final name is Nirvana”), progetti in cui chiunque abbia desiderato un futuro nella musica potrà riconoscersi, fino al tentativo di ripercorrere la storia della musica punk rock. Da storie personali assolutamente uniche, dove la solitudine di Kurdt è come un’ostentazione nel mare di apatia e falsità che lo circonda, fino a prese di posizione che lasciano il segno. Come per l’ammirazione incondizionata nei confronti dell’universo femminile e la stima verso la cultura afro-americana. Ma tutto senza mai un briciolo di quella retorica che detestava. Così, ad esempio, nelle pagine che sono quasi il suo ritratto, Cobain si diverte a scrivere: “Mi piace mantenere opinioni forti senza argomenti per sostenerle al di fuori della mia connaturata sincerità”.

CONSIGLIO A TT DI LEGGERSI QUALCHE PAGINA DEL SUO DIARIO PER CAPIRE VERAMENTE IL ROCK E LA VITA

ROCK BAND WANTED? cavolo... siamo noi la band che cerchi!


CIAO! Gli esami sono vicini e... non abbiamo molto tempo per
provare! uffa... Se qualsiasi ragazzo/ragazza di Altavilla della nostra età ha una voglia matta di cantare in una rock band e se è arritato/a al punto di appendere in giro fogli come quello nell'immagine a destra.. Se gli piacciono i green day o odia le PCD, rihanna e roba varia, anche se non sa cantare come un soprano è ben voluto/a a fare un audizione! contattate un membro per ulteriori informazioni

MARTA, ANNA E MAX

...UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI! CON ANNA E MAX

giovedì 28 maggio 2009


QUELLA SONO IO! Sono la chitarrista dei NAMELESS, gli altri componenti sono due miei amici un po' fuori... La BASSISTA (che premetto essere la più brava del mondo, pensate che non ha mai fatto un errore durante un nostro spettacolo) si chiama ANNA! L'altro soggetto (il BATTERISTA) è MAX, sembra uscito dagli anni 70, avete presente? Capelli abbastanza lunghi neri e mossi? In pratica la rincarnazione di Jim Morrison! Ci credete se vi dico che è venuto dai mitici anni 70 per riportare in vita la grande arte di suonare la batteria? naturalmente no.... Comunque, sono due ragazzi simpaticissimi e non avrei potuto trovato di meglio... dico sul serio!
La nostra avventura è iniziata circa agli inizi di maggio, quando la mia prof di musica si è messa stranamente in testa di far fare ai bambini di prima uno spettacolo dove suonavano con il flauto e io e altri dovevamo accompagnarli con le chitarre, alla fine ci siamo ritrovati a suonare SMELLS LIKE TEEN SPIRIT dei NIRVANA e un altra canzone che di sicuro non c'entrava niente con i flauti!
Se volete seguire la serie dei nostri sfortunati eventi continuate ogni giorno a cliccare sulla barra del "www" (però senza "www") l'indirizzo del mio blog! ci vediamo
PUNK IS NOT DEAD!

HELP US! W THE NAMELESS

Ciao a tutti! Da poco io e dei miei amici abbiamo formato una rock-band... e avremmo un problemino... CI MANCA LA/IL CANTANTE! Siamo di ALTAVILLA VICENTINA e abbiamo quasi tutti 14 anni... AGLI APPASSIONATI LETTORI DEL MIO BLOG (Che sono pressapoco 2 o 3, e abitano vicino a me): AIUTATEMI (E FATEMI PUBBLICITà) PER TROVARE IL CANTANTE... (ti prego GOLLUM FAMMI PUBBLICITà E ANCHE GUARDIAMOA370°)

GRAZIE GRAZIE GRAZIE (Anche se non gliene frega a nessuno) SIAMO I NAMELESS